Andrea Trabuio, il re della distanza regina

Mi ha sempre incuriosito capire cosa e chi c’è dietro e dentro l’organizzazione di una gara impegnativa come la Maratona. E voi vi siete mai chiesti chi sono le persone dietro le quinte? Cosa succede prima, dopo, durante la competizione? Ecco, a me capita ogni volta.

Non parlo degli atleti, dei corridori, dei tapascioni. Parlo di tutto quello che ci resta impresso nella memoria. Chi l’ha organizzata, chi ti accoglie al traguardo, chi ha immortalato il tuo momento di gloria, quale canzone nell’aria mentre tagli la linea d’arrivo, chi ha disegnato la medaglia che con orgoglio ti metti al collo, chi ti ha teso il bicchiere di sali minerali al ristoro…

Ho cercato le risposte, tanto per capire che dietro al nostro risultato, oltre al coach, c’è un lavoro capillare iniziato mesi prima. Forse ancora prima della nostra preparazione alla Distanza Regina, per far sì che il Grande Giorno rimanga per sempre scolpito nella memoria.

Se vi siete incuriositi anche voi, continuare a leggere..

Andrea Trabuio è il responsabile dei mass events Rcs Active Team – Rcs Sport. Veneziano di nascita, alto, rilassato, con una voce calda e calma che ti mette subito a tuo agio. Dopo 12 anni come direttore generale della Maratona di Venezia, nel 2008 approda a Milano, in Rcs Sport, dove inizia un’intensa collaborazione per organizzarne la Maratona. Collaborazione che lo porta a diventarne il direttore, trasformando la «gara di un giorno» in un evento sportivo di richiamo per runner di tutto il mondo.

Il mio primo incontro con Andrea risale a qualche anno fa, attraverso Fabrizio Cosi e i Podisti da Marte, associazione milanese no profit della quale lui era parte del direttivo e io una marziana assidua e praticante. Ho partecipato a quasi tutte le corse organizzate da lui e dal suo team perché sono divertenti e originali, tra cui la Fisherman’s Strongman Run, corsa a ostacoli che si svolge a Rovereto, l’Ekirun, maratona giapponese a staffetta, la Lierac Beauty Run, dedicata alle donne che si amano, la Breakfast Run, una 5 km mattutina per scoprire la città quando ancora dorme, e infine The Color Run Italia, la 5 km più allegra del pianeta.

Ma oggi parliamo della EA7 Emporio Armani | Milano Marathon, presentata qualche settimana fa e probabilmente l’appuntamento più impegnativo dal punto di vista organizzativo.

Ciao Andrea, la Maratona di Milano, che si terrà l’8 aprile 2018, coinvolgerà almeno 25.000 runner, tra maratoneti e staffettisti. Quanti, tra professionisti, istituzioni e volontari lavoreranno all’organizzazione?
Organizzare una manifestazione complessa come la nostra Maratona comporta il coinvolgimento di un numero rilevante di persone che diano il loro contributo alla riuscita dell’evento. Ci sono diverse aree di competenza nella nostra struttura che si occupano dei vari aspetti, parliamo di aspetti sportivi, organizzativi, di comunicazione e marketing, di operations includendo non solo tutta la parte di allestimenti ma anche di safety che si sta rivelando cruciale vista la situazione attuale, di assistenza sanitaria e di pubblica sicurezza. Credo che complessivamente il giorno di gara siano in strada circa 2.000 persone dell’organizzazione a dare il loro contributo per la buona riuscita della nostra manifestazione.

L’ultima edizione è stata lo scorso 3 aprile. Esattamente, quando avete cominciato a gettare le basi per quella successiva? Quando è stata la prima riunione organizzativa?
Non c’è mai stato un vero kick-off, perché l’organizzazione di una Maratona non ha soluzione di continuità. Già prima che gli atleti partissero per la corsa del 2017, avevamo già gettato le basi per l’edizione successiva del 2018, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di comunicazione e marketing. Certamente ogni anno, a seguito dell’evento, raccogliamo tutti i feedback dai vari responsabili di ogni area, li analizziamo e capiamo dove possiamo migliorare e per l’anno successiva cerchiamo di mettere in atto tutti quegli accorgimenti o modifiche che ci permettano di crescere sempre di più e per creare un prodotto sempre migliore per il nostro pubblico, che sono tutti i maratoneti italiani e stranieri che vengono a correre a Milano.

La medaglia è un elemento fondamentale, quella a cui tutti ambiscono. Come nasce l’idea, chi la progetta e chi da l’ok?
In questi ultimi anni il tema della medaglia diventa sempre più importante, in quanto la stessa, oltre ad essere il simbolo che hai portato a termine la gara, diventa un oggetto da collezionare. Andrea Basso, che collabora con me ormai da molti anni e che ha il ruolo di coordinatore generale della Maratona, ha pensato di creare una collezione di medaglie con un conio che riporti sulle stesse i principali simboli di Milano e devo dire che fino ad oggi questa sua idea ha avuto l’apprezzamento del pubblico. Noi abbiamo uno studio grafico che si occupa della progettazione e prima di dare l’ok facciamo un sondaggio interno con i ragazzi della mia area per scegliere quella che ci piace di più.

Mentre per laTt-shirt ufficiale, che per il secondo anno consecutivo è firmata da Giorgio Armani, l’organizzazione ha voce in capitolo sulla scelta dei colori per Maratona e staffetta e sulla grafica?
Be’, con l’ufficio stile di Armani che si è messo a disposizione per disegnare le maglie e il signor Giorgio Armani stesso che dà la sua approvazione, mi sento di dire che non sono mai stati necessari interventi da parte nostra!

Organizzare un evento di tale portata vuol dire cercare gli sponsor, contattare la Polizia Municipale, le ambulanze, i volontari, i pacer, le radio, i fornitori di acqua, gli speaker. Come vengono gestite?
Come anticipato prima, non c’è soluzione di continuità e si lavora sempre per cercare di mettere ogni tassello al posto giusto nel grande puzzle che è la Maratona. Per quanto riguarda la nostra organizzazione abbiamo diverse aree che si occupano di aspetti diversi, c’è chi segue gli aspetti commerciali, chi quello logistici, chi gli aspetti organizzativi e poi una regia che sta a monte che coordina il tutto.

Spesso i partecipanti si lamentano del costo d’iscrizione, ma forse non tutti sanno che una manifestazione di questo genere ha delle spese enormi, credo. Quanto costa organizzare una Maratona? Quali sono le voci di spesa?
Come dici tu, i partecipanti non sempre hanno la percezione di quali siano i costi necessari per organizzare un evento come la Maratona di Milano e non capiscono che la quota di iscrizione serve anche per garantire loro un servizio adeguato con degli standard qualitativi importanti. Credo che noi, dal punto di vista tecnico-organizzativo, siamo cresciuti molto in questi ultimi anni, con dei progressi costanti e cercando di mantenere una quota di iscrizione corretta a fronte di ciò che riusciamo a offrire ad un nostro partecipante. Aggiungo anche che basterebbe iscriversi con largo anticipo per risparmiare, ma molto spesso questo non viene percepito come un’opportunità. Andando alla tua domanda, non voglio entrare nel dettaglio, ma ti basti sapere che il costo globale è di circa 2 milioni di euro. Anzi, un dettaglio te lo voglio dare, solo per il servizio della Polizia Municipale spendiamo 45mila euro, credo renda bene l’idea….

Voi lo immaginavate? Io onestamente no. E’ incredibile scoprire quello che ruota intorno e dietro a un evento del genere. Probabimente dalla prossima gara faremo più caso alle persone che incontreremo prima, durante e dopo una gara, tutte quelle persone che faranno sì che la nostra giornata diventi davvero indimenticabile.

Grazie Andrea, ci vediamo l’8 aprile alla Maratona di Milano!

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