… Ed è stato proprio così! Domenica ho fatto la mia prima staffetta. E’ stata un’esperienza strepitosa in una giornata altrettanto meravigliosa, illuminata dai primi caldi raggi di sole e tanto tanto sano entusiasmo.
Ci siamo trovati in partenza, ai giardini di Porta Venezia, dove già alle 8.20 c’era una quantità di gente infinita, super controlli ai gate e file incredibili per entrare. E qui l’adrenalina, che già il giorno prima al ritiro pettorali era iniziata a salire, ha raggiunto l’apice.
Dopo circa cento messaggi del tipo: «Ragazzi forza, dove siete?», «ci siamo», «arriviamo», «ragazzi, metro in ritardo» e simili, ce l’abbiamo fatta e ci siamo trovati tutti e quattro finalmente insieme. Lu, Bonny, Salva e io pronti, carichi e BELLI!!!
Abbiamo dato il VIA a Lu, la nostra mitica prima staffettista e siamo partiti per la seconda tappa, ovvero, la mia: partenza da Via Pagano. Credetemi, uscire da quel parco e arrivare alla fermata della metro è stato uno dei tratti più lunghi della mia vita.
Ero gasata a mille ma allo stesso tempo super agitata.
Al nostro arrivo ci siamo subito sistemati in postazione. Cambio maglietta, musica nelle orecchie, con una compilation fatta appositamente per la gara e davvero con il cuore. Ho iniziato ad avere le prime allucinazioni: «eccola», «ah no, non è lei», «eccola», «ah no…», e i miei compagni, in tutto ciò, mi hanno sempre supportata cercando di distrarmi e farmi ridere. Lì, alla mia partenza, oltre ai compagni di squadra, ho trovato anche due persone speciali, che ringrazio perché mi hanno dato la carica e la grinta di cui avevo davvero bisogno per arginare la tensione e partire serena nella corsa.
Sono bastati un in bocca al lupo e un abbraccio per tranquillizzarmi e sono partita come una saetta. Anche all’arrivo del traguardo di tutta la staffetta ho sentito tanta emozione, quando fra braccia amiche si è conclusa una giornata a dir poco speciale. Sono stati piccoli gesti, ma proprio perché sono i dettagli a fare la differenza, queste piccole attenzioni hanno avuto per me un grande valore, quindi per questo, li ringrazio davvero!
PRONTI.. PARTENZA…
È arrivata Lu e io sono partita come una farfalla. Volavo leggiadra, felice e senza pensare a niente. Ero soltanto desiderosa di percorrere i miei 11,3 km e li ho corsi davvero con il cuore. E’ stato bellissimo incrociare gli sguardi degli altri partecipanti in più punti del percorso e ricevere il tifo di tutti quegli spettatori, tanto amici come sconosciuti. Erano lí apposta per darci la forza di arrivare fino in fondo.
Tutto questo è stato coronato da una colonna sonora che mi ha davvero emozionata, rendendo questa staffetta un evento ancor più speciale e indimenticabile. Purtroppo qualche difficoltà c’è stata. Il dolore alla bandelletta che, a metà percorso, ha incominciato a farsi sentire. Benchè fosse forte, il dolore non è riuscito a fermare il mio volo ne tantomeno a farmi arrivare a termine senza il sorriso.
Il primo e l’ultimo km e mezzo credo siano stati i momenti più emozionanti della corsa. Nella seconda e terza partenza c’erano i passaggi di testimoni, ovvero i cambi. Essendo noi la staffetta numero 2288, ho percorso al mio arrivo i cambi quasi per intero (circa 1 km). Avevo una grande voglia di far uscire tutta la benzina che le gambe avevano custodito per lo sprint finale, tanta voglia di trovare il mio gruppo e di dare il testimone a Salvatore. L’emozione di vedere tutta quella gente che ci accoglieva battendo le mani e soprattutto l’eccitazione di esserci riuscita, di avercela fatta e di essere arrivata al mio traguardo con tanta gioia e l’ entusiasmo nel cuore è stata fortissima. Queste sono state le emozioni più belle e vi auguro, cari lettori, di provarle almeno una volta nella vostra vita perché nulla è impossibile se ci credi davvero.
Questa è stata la prima delle tante che seguiranno. Ne sono certa! Ringrazio i miei compagni di squadra per avermi incitata, rassicurata e aver sorriso fino alla fine della Maratona. Che altro dire a voi che ora state leggendo questa mia testimonianza. Una testimonianza scritta perchè, tramite SuperLù, conosciuta per caso, ho avuto la possibilità di vivere questa fantastica esperienza di corsa.Che consiglio a tutti. Proprio come è successo a me, sono sicura che chiunque ce la possa fare!
PROVACI… E CREDICI.
Eli