Just start moving your feet

Così canta Madonna nella sua Candy shop, canzone che in parte dà il titolo all’undicesimo album Hard Candy, uscito nel 2008. Hard Candy Fitness, invece, è un marchio globale di fitness di lusso aperto in diverse città nel mondo, un paio di anni dopo. Non ero mai stata in un posto simile. Lo slogan è chiaro e incisivo fin dall’insegna: Harder is better. Come entri, sei catapultato direttamente a New York, tanto l’arredamento e l’ambientazione è metropolitana. Poca illuminazione, neon ovunque, reti metalliche, murales, soffitti bassi, impalcature di ferro e addirittura un King kong in sala. Una palestra bellissima. Per non parlare della zona spogliatoi/benessere, che pare di essere allo Studio 54 ai tempi d’oro, specchi con cornici dorate e bianche, toilette d’altri tempi, armadietti in metallo scuro. Insomma, un posto super cool.

Ma sono qua per partecipare a una master class di non sono bene cosa, invitata dalla mia amica Antonella. Quindi mi cambio e la raggiungo velocemente, che lei è qua già dalla lezione precedente. Oggi ci saranno tre allenamenti consecutivi, quasi senza prender fiato. Il tutto è iniziato intorno alle 10 con una lezione di Pilates alla quale purtroppo non sono riuscita a partecipare, mentre sono invece prontissima per quella 11. Pump. E già il nome dice tutto. La sala è strapiena, ognuno di noi prende tappetino, pesi, bilanciere e step. I due conduttori dei giochi, Ale e Roberto, ci motivano e spronano per tutta la durata del corso. Si parte a bomba. Un’ora di squat e affondi e bilanciere su e giù, metti e togli pesi, spaccati in due, respira, bevi, salta, squat, affondi, sdraiati, addominali, respira, butta fuori, salta. Svieni. Muori. Bevi. In poche concise parole, questo è stato Pump per me!.

A ruota, dopo un minimo di stretching, è il turno di Breathe Kombat, allenamento di thai boxe amatoriale. Il bravo Ale ci carica come delle molle e con addirittura un chitarrista dal vivo si parte senza passare dal via. La sala, rispetto a prima, si è un è po’ svuotata e riusciamo a muoverci meglio. Questo corso è mirato a rendere il nostro corpo elastico, potente, coordinato. Come è risaputo, io e la coordinazione siamo agli antipodi, ma forse è proprio questo il trucco: esercitarsi fino a che si arriva ad ottenere il risultato voluto. E a me boxe piace un sacco, e scusa il gioco di parole.Si parte tirando ganci, destri, sinistri, calci, keep e sa dio cos’altro. Un sacco di esercizi a corpo libero, senza interruzione, . Un allenamento esplosivo, divertente. Liberatorio.

L’ultima lezione in programma oggi è The Beast, condotta da Ilario. Oramai non ho più l’uso delle gambe, il fiato è finito, il sudore è copioso, la fatica immane.. ma con la consapevolezza di avere i glutei di marmo, mi butto a capofitto in questa nuova esperienza. Perchè non sono stata a casa stamattina? C’è da chiederselo. Dunque, ahimè, è arrivato il momento di addominali, burpees, skip, tutto a velocità inumana per il maggior consumo di calorie. Devo essere onesta, in alcuni, pochi, casi non sono riuscita a portare a termine l’esercizio. Ma tant’è.

Il tutto finisce con una corsetta in giro nella palestra e grandi applausi di tutti noi partecipanti agli istruttori che sono stati bravissimi, coinvolgenti e molto simpatici, trasmettendo energia e positività per tutta la durata delle lezioni. Ora, con tutta questa adrenalina addosso o spacco il mondo, o crollo sul primo divano che trovo! C’è una cosa che però non riesco a capire. Ma tutti questi squat.. ma porca di quella miseriaccia ladra.. ma che davvero davvero alla fine faranno il miracolo?!

Per quel che mi riguarda, promuovo a pieni voti le master class, la location, la musica che ci ha accompagnato, e i trainer che ci hanno allenato. Felicemente ci avviamo all’uscita, consapevoli che

NO SWEAT • NO CANDY

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