La MARATONA. The Day After

Una roba, la Maratona, che non finisce più. Luuuunga la bellezza di quarantadue infiniti chilometri e la gioia degli ultimi centonovantacinque metri in salita che ti rendi conto che è finita, che davvero sei arrivata. Dunque, nel day after, mi sembra il minimo fare tutti i ringraziamenti del caso e, anche se non è nel mio stile taggare le persone, oggi va così.

Il primo grazie a Roberto che era al traguardo ad aspettarmi, e che mi ha sempre sostenuto in questi simpatici quattro mesi di preparazione, al mio coach Gornati che anche se non è andata come preventivato sono felice lo stesso e spero anche tu per me, a Andrea Trabuio, il mio preferito, tu sai perchè, al direttivo dei Podisti da Marte – La “Critical Mass” dei podisti milanesi che era piu’ convinto di me che ce l’avrei fattta.

E, in ordine sparso, grazie a tutti quelli che durante la Milano Marathon erano con me: a mio papà che mi ha aspettato quasi due ore (troppo ottimista io), a Luca per tutto il tifo al secondo cambio mi hai fatto sorridere per tutto il chilometro, a Francesca che no, non è la nostra distanza, alla sconosciuta di nome Marianna con la quale ho fatto almeno 15km, a Samantha e Riccardo le prime facce amiche incontrate alle 8, a Laura Maria Teresa vien dal mare e a Rossana per i metri fatti insieme, forse km, alle marziane sul percorso: Laura sei unica, Antonella love, Elena e Giuseppina, Ylenia, Flavio, Paola, e tutti gli altri che ora mi sfuggono, alla Mele e alla Simona per il sostegno in tutti i sensi, alla Betty mia nuova amica e alla tua voce urlante e a tutte le Women In Run Milano che mi hanno applaudito al mio passaggio nelle zone di cambio, a Salva e Barbara e Lorenzo per le bellissime foto, alla Claudia che: ma cosa mi tocchi quando corro? e a Zande, pochi metri insieme e voi via leggeri, a Ciappina, Igor e Dario per la partenza insieme, a Milena e Raptor per le chiacchiere al 38esimo, a Monica per essere sempre sorridente, a Massimo per l’ultimissimo incitamento prima della salita, al Podismo Muggiano presente in toto a tifare, al bimbetto che ho sentito dire: anche io voglio fare una maratona, a Francesca e Valeria per i sorrisi finali, a Giovanna e Pino che mi hanno urlato sei tutti noi, ad Anna per l’abbraccio, allo smalto dei piedi che ha resistito fino alla fine come anche le mie unghie, sane e salve, ai ristori sempre ben forniti, ai volontari, e a tutta l’organizzazione, a Gianmaria GianGian davvero ti ho visto al 40esimo o era una visione?, a Luca per avermi detto di non mollare e per aver consegnato il messaggio, a Lucia per avermi detto che ora mi merito un regalo, e a lei, Livia Laura e Massimo per la birra postgara.

GRAZIE A TUTTI. Grazie al meteo, che era perfetto per tutte le interminabili cinque ore, al trucco che ha tenuto fino al traguardo nonostante gli spugnaggi, grazie a AndòCorri Photos per le foto che so che troverò sul suo sito e grazie a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi postgare.

Un grazie finale a Fabrizio, che se non fosse stato per te mai e poi mai avrei deciso di fare la Maratona e lo sai benissimo. Quindi non so se devo esattamente ringraziarti. Però ti voglio bene lo stesso, mi sono divertita molto, a Milano è stato esaltante! Perchè, è vero, Milano è la città dei Podisti da Marte, e tanti che mi hanno corso vicino erano straniti da tutto quel tifo tutto per me. E anche se non ho pianto all’arrivo, forse ancora non ho ben capito che cazzo ho fatto ieri, è stato davvero bello sopratutto nelle zone cambio. Forse dormivo, forse era un sogno. Però il dolore alle gambe oggi è reale. Ebbene sì, da ieri sono una Maratoneta, ma comunque le pulizie di casa continuo a farle io.

SEMBRA SEMPRE IMPOSSIBILE FARCELA • FINCHÉ NON CE LA FAI

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