Di sicuro credo che sarò una delle poche in Italia che decide di pubblicare un articolo proprio oggi, giorno di Ferragosto. Dopo pranzo poi, con tutta la mappazza da digerire, i gavettoni da lanciare, la siesta sotto l’ombrellone. Ma di certo non sarò l’unica che ha una tabella da seguire. La mia è arrivata al quindicesimo giorno. Quindi un senso c’è.
Agosto, tabella mia ti conosco. Giusto un semiserio breve racconto per smitizzare tutto il circo che si crea intorno alle fantomatiche tabelle. E io per prima ne sono una cultrice. Purtroppo non tanto nell’eseguirle alla lettera, ma quanto per disegnarle, riempire le caselle, segnare gare, esercizi, allenamenti e poi smarcare il lavoro fatto con un stabilo boss rosa nuovo di zecca.
Le tabelle le affronto a fasi alterne, anche a giorni alterni a volte. Sembra che mi ammazzi di sport tutti i giorni, e in realtà è vero che lo faccio, ma non sono ligia alle tabelle, sono più una del Come viene viene, non mi piace fare i compiti, non sono una secchiona. Ma questa è un’altra storia.
Dunque, la tabella. Maledetta o benedetta è comunque un ottimo strumento di allenamento. Ad esempio io faccio tabelle per tutto. Mi piace riceverle dal coach ma poi le rimetto su carta come piace a me, come riesco a leggerle meglio, con gli acapi e i grassetti giusti, i colori che me la rendono piacevole. Deformazione professionale.
La cosa più importante è avere un obiettivo da qui a 3/6 mesi. Un coach a cui affidarsi e almeno 3 pennarelli di colore diverso e un evidenziatore del tuo colore preferito. Quando mi allenavo per il triathlon avevo 3 pennarelli fissi: il blu per il nuoto, il verde per la corsa e l’arancio per la bici.. non so perchè, gli altri due hanno un senso, l’arancio boh. Ora l‘arancio lo uso per le sedute di palestra/scale e training in generale, che sia in palestra o a casa.
Fogli A3 tanti quanti sono i mesi. O un bel cartoncino liscio bristol 50X70, ma in questo caso devi essere bravo con righelli e calcolatrice. Scotch e una bella parete dove nessun gatto, cane, bambino, marito possa accedervi sporcarlo toccarlo strapparlo o quant’altro. Il muro dove la tabella sarà appesa è sacro. Nessuno può avvicinarsi nell’arco di un metro.
Il tempo che ci metto a disegnare, compilare, riempire una tabella è quasi maggiore del tempo che ci metto a mettere in pratica l’allenamento da affrontare. Sbaglio, cancello, butto, rifaccio.
Una volta deciso l’obiettivo, preparo il calendario, incollo i foglio, preparo i pennarelli, mi sdraio a terra e inizio a riempire le caselle, come nel calendario dell’Avvento. Le prime caselle che riempio sono l’obiettivo finale e le corse della domenica.
Gli obiettivi di quest’anno, per me, sono più di uno. Partendo dalla Granfondo del Naviglio e dalla Salomon Running a settembre, passo dalla 10km dell’Avon Running e della DeeJayTen a ottobre per concludere con la primissima edizione della Milano21 HalfMarathon a novembre.. Partiamo male ovviamente, troppi obiettivi ma son gare a cui tengo e voglio farle tutte, quindi occhio che non son qua a fare il guru di niente. Amo fare le tabelle, è una cosa che mi distende. Poi le gare, come vanno vanno voglio solo divertirmi e stare bene.
Le gare a cui punto per fare il personal best sono le due 10km. Da lì parte la mia tabella, che è iniziata il primo di agosto. Oggi siamo al quindicesimo giorno del programma. In 15 giorni ho già saltato 2 allenamenti di corsa e uno di nuoto, che mi serve per affrontare la Gran fondo del Naviglio. Come si evince, non sono una fissata ne della tabella ne degli allenamenti, che non riesco mai a fare come richiesto.
Arriva poi il momento di smarcare le casella. C’è forse una soddisfazione più grande? Con il mio evidenziatore rosa smarco quello fatto. Ecco, quando non coloro la casella me ne dispiaccio. E si sa che recuperare le sedute perse non si fa. Ogni tanto inverto i giorni, ogni tanto lascio andare.
Insomma, per l’autunno-inverno 2017 sono a posto. La tabella è compilata, per me è benedetta più che maledetta e piano piano l’evidenziatore colorerà quasi tutte le caselle, mi riterrò soddisfatta almeno graficamente con la speranza di raggiungere gli obiettivi prefissati e di saltare meno allenamenti possibili.
Nel caso vi servissero i calendari per le vostre tabelle, non avete che da chiederli. Intanto, buoni allenamenti, buone gare e buone tabelle a tutti!
#YouCanBeHero