Sì, sì, sì. MILLE VOLTE SI’! Probabilmente sono ancora sotto l’effetto dopante e meravigliante dell’adrenalina, non sono veramente io che parlo. O forse sì. Che gara spettacolare. Sono mesi, ma cosa dico mesi...erano aaaaaaaaaanni che non mi divertivo così! Una tensione continua iniziata appena messo piede a Cervia giovedì a pranzo. La città allestita per l’ IRONMAN Italy, tutto il lungomare transennato, la zona cambio con i suoi tappeti rossi lunghissimi, le rastrelliere per le bici e per le sacche, il villaggio con tutti gli stand. E poi il momento del ritiro del pacco gara, quando davvero realizzo che sono qua a fare dio solo sa che cosa! Il pettorale in mano, le sacche dei cambi, lo zainetto della gara super figo e poi diretta dentro il tendone del merchandising ufficiale che comprerei tutto, quasi tutto, quais niente, è tutto figo, tutto carissimo, quindi no, non compro tutto cerco di trattenermi ma è difficile, quindi tiro su delle cose a caso e la maglia con tutti i nomi dei partecipanti compreso il mio che quella no, proprio non la lascio giù!
Salgo in bici e via a tutta ma appena fuori Cervia arriva il vento ed è contro ovviamente per tutta la stramaledettissima strada, ma il panorama è particolare, in mezzo a paludi e saline, il percorso ben segnalato, l’asfalto non semprebello, il tifo totalmente assente, la giornata brutta e freddina, ma abbiamo pezzi di austrada chiusi al traffico tutti per noi. Poi si arriva alla fatidica salita del Bertinoro. Ma che vuoi che sia dopo aver fatto l’Izoard e il Galibier? Bertinorooo m’hai provocato? Mò te magno! Salgo su tranquilla e senza neanche troppa fatica che adesso lo so bene che poi ci sarà una gran bella discesona, Ed è la discesa più liberatoria che abbia mai fatto! Da sola, tutta mia, è stata talmente liberatoria ed esaltante che penso di non essermi mai sentita così carica in tutta la vita! Talmente liberatoria da urlare ma per davvero a voce alta. La sensazione di essere proprio padrona del mondo e sopratutto di me stessa in quel momento, e (scusate) fanculo a tutti! Sono arrivata fino a qua e sto bene. Ce la posso fare per davvero. Ero al giro di boa della frazione bici. La corsa sarebbe andata come sapevo, ma la bici è andata meglio del previsto. Talmente euforica che tutto il ritorno andavo a mille. Il vento sempre contro, di lato da nord sud ovest est ma a spingere da dietro. Ma chissenefrega mancano 20 km e ho finito. Poi 10, poi solo due!