Ecco a voi il Trindoor. Questo non sarà il mio solito volo pindarico post gara del lunedì, o forse sì, per il semplice fatto che quella di ieri non era una gara vera e propria, anche se ne aveva tutti i crismi, ma un super mega allenamento con 9 team iscritti di 12 partecipanti ciascuno. Un’occasione speciale che consiste non nel vincere, non nel fare più km di tutti in minor tempo, non nel farsi salire l’ansia da prestazione, o da competizione. Anche se..
Innanzitutto la location e la stagione, lontanissime entrambe da quelle che sono le situazioni in cui solitamente si svolgono le gare di triathlon. Lontanissima il posto non nel senso di distanza dalla propria città, ma di immaginario collettivo se sai che la prima frazione del triathlon avviene in mare, in un lago o addirittura nel Naviglio, se pensi di pedalare in pianura, o sulle Dolomiti o tra i paesini di posti sconosciuti, e lo stesso per la corsa, quando ancora non sai se l’asfalto da affrontare sarà totalmente sotto il sole o se sarai baciato dall’ombra di qualche albero. Lontanissima la stagione delle gare, che dovendosi svolgere per un terzo in acqua parte ad aprile per terminare a ottobre, indicativamente, almeno per quanto riguarda l’Italia.
Dunque il Trindoor si è svolto tutto al chiuso, in palestra. Indoor appunto. L’occasione giusta per combinare un allenamento della triplice disciplina durante la pausa invernale. In un articolo precedente avevo già anticipato quello che sarebbe successo alla palestra New Life Vimercate, ma esserci è ovviamente tutta un’altra cosa. Il divertimento di questa iniziativa, organizzata da Davide e da dodicidi sta nel fatto di far avvicinare al triathlon persone che non hanno mai provato l’ebbrezza di questo sport. Rendendolo alla portata di tutti. La prova di ieri, infatti, consisteva nel fare 20 minuti di nuoto, 30 di bici e, per finire, 20 di corsa. Per esempio, per quanto riguarda la sessione in acqua, totale libertà nella scelta dello stile e della velocità, senza nessun tipo di problema. Lo stesso per le altre due discipline. Ma andiamo per ordine.
Arrivo a Vimercate con largo anticipo, facendomi strada tra una nebbia fittissima per tutto il viaggio in tangenziale per poi arrivare a destinazione baciata dal sole e da un cielo gelido ma terso. Si crede sempre che l’anticipo sia eccessivo, tra bagno caffè saluti bagno foto iscrizione baci amici ritardi whatsApp persone da recuperare bagno sbirciatina nel pacco gara poi è un attimo che è già ora di andare a cambiarsi. Negli spogliatoi con Francesca iniziamo a prepararci. Infilo il mio superbellissimo body di Zoot, acquisto di cui vado fierissima, e facciamo il punto su cosa mettere nello zainetto da portare in piscina. Dobbiamo portare nelle sale il necessaire per le varie sessioni, asciugamano e acqua principalmente. Ovviamente io porto mezzo armadio. Non c’è tensione, ci facciamo un sacco di risate e anche un sacco di foto. Prepariamo tutto con calma, anche se dentro qualcosa comincia a scaldarsi..
Alle 10.10 dobbiamo entrare in zona piscina. Il Team Run Like Never Before, squadra di cui faccio parte insieme a Roberto, Francesca, Alessandro, Laurent, Andrea, Valentina, Paola e Stefano, inizia la prova in acqua alla 10.30. Alcuni ragazzi di Xmetrics ci aiutano ad indossare gli activity tracker sugli occhialini spiegandoci il funzionamento. Praticamente un aggeggio posizionato sulla testa che serve a registrare la nostra nuotata. La fotografa ufficiale ci fa mettere in posa, siamo piuttosto indisciplinati, ma alla fine riusciamo a fare questa benedetta foto! Ci spiegano brevemente cosa dobbiamo fare una volta usciti dall’acqua.
Siamo in tre per ogni corsia. Prendo confidenza con l’acqua facendo un paio di vasche di riscaldamento. Attivo il Garmin. Fischio di inizio. Parte Francesca per prima, la più veloci delle tre, la seguo a ruota, poi Paola. E inizia così il nostro Trindoor. Venti minuti di stile libero, per me. Ovviamente a seconda del proprio livello, in questa prova si può nuotare in qualsiasi stile. L’importante è stare in acqua 20 minuti. Cioè, puoi fare anche due vasche da 10 minuti l’una, per dire. Francesca mi supera più di una volta, almeno tre, e vista la sua velocità mi fa pure bere. Non sono abituata a nuotare nella vasca da 25m e la lunghezza la pago un pò. Nella mia palestra la piscina è lunga 17m, quindi la sponda arriva subito, mentre qua mica tanto. Cerco di concentrarmi sulla bracciata, che mi accorgo non essere corretta ma tant’è. Sto bene, respiro bene, vado via bella serena. E arriva il momento delle ultime due vasche. E questa è andata senza grandi problemi. Evviva!
Alcuni di noi hanno il body da triathlon, quindi siamo già pronti per la seconda prova. Dobbiamo comunque passare dagli spogliatoi per mettere calze e scarpe. Ci asciughiamo un pò e tutti insieme ci avviamo verso la zona bici, dove ci aspetta un’istruttore che farà una vera e propria lezione di spinning di 30 minuti. Sistemiamo sella e manubrio, posizioniamo acqua e telo, Garmin pronto anche se pedalo senza fascia cardio. Musica a palla, si inizia la pedalata che ci porterà a fare la seconda prova di Trindoor. Anche in questo caso siamo liberi di stringere più o meno la manopola delle bike, la lezione quindi è alla portata di tutti. Mi bruciano i quadricipiti, ma non mollo. E finalmente suona la fine della lezione. A tutti il Garmin segna 28 minuti quindi non scendiamo dalla bici perchè in fondo siamo tutti un pò fissoni..eh, se devono essere 30 minuti, 30 minuti siano!
È arrivato il momento della corsa. L’ultima fatica della triplice indoor. Prendiamo posto ognuno su un tapis roulant, e anche qua la velocità da mantenere per questi ultimi 20 minuti la scegliamo noi. Faccio dieci minuti a una certa velocità, poi ogni 3′ aumento per concludere la gara in bellezza. Ovviamente il tapis segna una roba e il Garmin un’altra, pare che stia andando a 4’50, cosa che non si è mai vista. Ecco, anhce quest’ultimo sforzo è finito. Un’ora e mezza di sport allo stato puro.
Sono molto contenta, davvero, non tanto per la prestazione in sè che neanche so come è stata, ma proprio perchè il triathlon è uno sport che mi piace moltissimo e il Trindoor si è rivelato un’occasione piacevolisisma per stare insieme e divertirci e capire, per chi ancora non aveva mai provato, la bellezza di questo sport.
In piscina ora stanno nuotando gli altri ragazzi del Team 2 di Run Like Never Before e andiamo a vederli. Qualcuno soffre, altri vanno via tranquilli. D’altronde è così, per chi non ha mai provato venti minuti di qualsiasi disciplina sembrano, e sono, interminabili. Fanno anche loro la lezione di spinning e poi la corsa finale. Nel frattempo mi faccio una doccia bollente, mi rimetto insieme e devo dire che non sono particolarmente stanca, anzi. Sto bene. Beviamo un caffè e nell’attesa di aspettare che il secondo gruppo finisca, partecipiamo all’estrazione dei premi in palio. L’organizzazione decide che sia proprio io a sorteggiare i nomi vincitori. Qui infatti, non essendo una gara, non vince chi ha fatto più km. Ma solo chi verrà estratto dalla scatola dalle mie sante manine. Che però, mannaggia, non estraggono il mio nome. Mannaggia proprio! Sarà per la prossima volta, spero.
Questa giornata di sport è stata davvero particolare, ci ha conquistato e non vediamo l’ora di rifarla, a tratti è stata competitiva, a tratti esilarante, senza tensioni, anzi un pò sì.. quella tensione lì, quella bella, e speriamo vivamente che Davide ne organizzi un’altra, così chi ha perso quest’occasione ne avrà un’altra dover poter partecipare e mettersi alla prova, senza ansie. E comunque, per dirla in tutta sincerità, ho fatto il mio miglior tempo di sempre in piscina. Pensare che mi sembrava di andare piano. A volte le sensazioni sono davvero diverse dai risultati.
In conclusione, siamo tutti un pò esaltati, un pò stanchi, un pò carichi, un pò molli, un pò adrenalinici. La mattinata è finita ed è già pomeriggio. Siamo tutti affamati. Pronti via, non ci si ferma mai.. optiamo per un giapponese e brindiamo con una birra, che ci meritiamo alla grande!