#YouCanBeHero/1. Come Supereroi alla Relay Marathon di Milano

Dopo due anni nei quali per me la prima domenica di aprile ha significato solo Maratona, torno questa volta per partecipare alla Europ Assistance Relay Marathon, la staffetta che si corre in concomitanza alla maratona milanese.

Saremo una squadra mista, più femminile che maschile, composta da quattro persone che arrivano da storie e vite di corsa completamente diverse. Il team, che si chiamerà #YouCanBeHero, come il claim del blog, vuole solo arrivare al traguardo con un gran sorriso, goderci la festa gigantesca e colorata che invaderà le strade di Milano l’8 aprile, con la Maratona più veloce d’Italia e le centinaia, migliaia di staffette legate a tutte quelle onlus che saranno presenti con i loro progetti, le loro raccolte fondi e le loro storie da raccontare.

La squadra è composta da ELISA, conosciuta in palestra e che ha accettato con puro e sincero entusiasmo la proposta di partecipare alla relay, raccontando poi per il blog la sua esperienza. Elisa ha iniziato a correre meno di un anno fa e ha partecipato a qualche 10km lo scorso anno, è la prima volta che si cimenta in una staffetta e ha scelto di fare la seconda frazione, quella che parte da via Mario Pagano e arriva in via Federico Caprilli. Tra i 10 e gli 11 km.

L’unico uomo presente in squadra, SALVATORE, è un amico di lunghissima data. Alla sua prima gara, ha preferito scegliere la frazione più corta, la terza, lunga 7 km. Ha aderito alla mia richiesta in un mezzo secondo, forse meno, proprio per mettersi alla prova. Sarà un bel test per lui che ha in serbo per se stesso grandissimi obiettivi che ci svelerà presto qua sul blog. Darà il cambio a Elisa in via Caprilli e terminerà la sua corsa in via Benedetto Croce.

Salvatore passerà il testimone a RAFFAELLA, runner a tutti gli effetti con alle spalle mezze maratone, trail e una maratona corsa nel 2016, indecisa quest’anno se fare o meno la Milano Marathon, le sono stata con il fiato sul collo finché non sono riuscita a reclutarla per la staffetta. Correrà l’ultima frazione, da Benedetto Croce a Corso Venezia, all’incirca 11-12 km, dove noi tutti l’aspetteremo per tagliare insieme il traguardo gridando all’unisono di You Can Be Hero!

La prima tratta è toccata a me, apro le danze in Corso Venezia per arrivare dopo 13 km circa al primo cambio in via Mario Pagano. Un paio di maratone alle spalle corse sempre e solo a Milano, parteciperò all’Eroica 15-18, la mia terza distanza regina, fra 3 giorni a Vittorio Veneto. Qualche triathlon olimpico portato a casa, innumerevoli mezze maratone e la mia quinta partecipazione alla Relay Milano Marathon, alla quale sono particolarmente affezionata per svariati motivi.
Le buone cause alle quali ho sempre partecipato in prima persona, facendo fundrasing per diverse Onlus, perchè la staffetta ti dà un’energia incredibile, mettersi in gioco non solo correndo la propria tratta ma proprio facendo raccolta fondi, venire a conoscenza di situazioni, disabilità o problematiche di cui non ne conoscevi l’esistenza e sapere di dare un piccolo, grande contributo è a dir poco appagante, esaltante e anche divertente seppur non sia facile. Ma la conclusione di una raccolta fondi ti appaga di tutti gli sforzi, proprio come quando tagli il tragurdo di una gara che hai preparato con sudore, sacrifico, devozione

E poi c’è tutta la parte della condivisione dell’organizzazione, degli allenamenti, la tensione che si respira il giorno della manifestazione, l’adrenalina comune a tutti, l’agitazione di chi è alla prima gara o all’ennesima, la voglia di partire e correre, le persone che ti stanno vicino, chi ti incita sul percorso, chi ti aspetta al traguardo, i fotografi, gli amici, la tua passione.

Quindi eccoci qua, i 4 dell’Apocalisse, i Fantastici 4, gli #YouCanBeHero, quelli che ci credono che possiamo diventare degli Eroi, che solo per aver aderito, e voler partecipare a questa staffetta milanese fa di noi degli Eroi, sopratutto per chi inizia e non si è tirato indietro, ma anzi mette tutto se stesso su quella strada che porterà a nuove prospettive, nuovi futuri obiettivi, nuove consapevolezze. Che non sono la quantità di km che si percorre a fare di te un Eroe, ma le gambe la testa il cuore e la passione, la determinazione, la motivazion e il tagliare il traguardo dopo che ti sei goduto tutto il viaggio.

Ora non resta che aspettare i racconti di Elisa Raffaella e Salvatore che ci accompagneranno fino all’8 aprile e intanto, fateci un pensierino anche voi. Tutti possiamo farcela, le iscrizioni sono ancora aperte e vi assicuro che sarà una giornata che non dimenticherete facilmente!

#YouCanBeHero #RunToBeHero

foto di repertorio

 

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